domenica 15 aprile 2012

GIORGIO GATTEI, Tutti i debiti del mondo gli stati europei vengono costretti dalla finanza internazionale a ridurre il debito pubblico, e cioè al solo scopo di pagare gli interessi in scadenza nel 2012-2013 agli stessiinvestitori internazionali. Altro che salvataggio dell’Euro!


Il professor Giorgio Gattei, docente di Storia del Pensiero Economico, Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna, ha il pregio di spiegare concetti complessi con molta semplicità, rendendoli comprensibili ai più. Vale la pena ascoltare fino in fondo la sua esposizione, perché una spiegazione così chiara e logica sulla crisi del debito fin’ora nessuno l’ha ancora fornita, nell’analisi e nelle conseguenze.
Da questa conferenza si evince il motivo per cui gli stati europei vengono costretti dalla finanza internazionale a ridurre il debito pubblico, e cioè al solo scopo di pagare gli interessi in scadenza nel 2012-2013 agli stessiinvestitori internazionali. Altro che salvataggio dell’Euro!
Quelle sono soltanto pagliuzze gettate negli occhi per ingannare, argomenti buoni per i gonzi e per i gate-keepers che reggono il gioco.



E’ un ricatto incredibile, di una portata mai attuata prima, di cui non troverete traccia sulla stampa convenzionale, addomesticata alle lobbies ed ai poteri forti (che in Italia non vi sia stampa indipendente
non è una novità). Il capitalismo ha bisogno periodicamente di crisi economiche per sopravvivere, ciò è noto. Poiché i CDS, i CDC, gli SWAPS e tutti gli artifici della finanza creativa sono soltanto numeri che vengono digitati e scambiati da un computer ad un altro. Mentre i soldi ed i beni dei cittadini sono reali, così come reali sono i beni degli stati costretti a vendere per fare cassa, tipo aziende di stato in attivo come RAI e Finmeccanica, e reali sono fabbriche, aziende e capannoni di privati fatti fallire per mancanza di credito dalle banche, svenduti per quattro soldi ai capitalisti internazionali a caccia di affari.
Occorre sviluppare una visione d’insieme, unire tutti i puntini del gioco, non limitare l’osservazione ai particolari infinitesimali, se si vuole comprendere fino in fondo la portata dell’attacco sferrato al lavoro ed ai lavoratori, al welfare, alle famiglie, ai singoli individui, da parte del capitale internazionale e della finanza speculativa. Un rastrellamento di ricchezze di tale portata si è verificato in passato forse solo con l’importazione in Europa dell’oro degli Amerindi da parte dei conquistadores, o con la tratta degli schiavi.
L’esito si conosce già, basta osservare cosa accadde nel 1929, altra crisi creata ad arte dai capitalisti e dagli speculatori mondiali: popolazioni gettate in miseria, miliardari sempre più ricchi. E magari un’altra bella Guerra Mondiale, tanto per far marciare meglio l’economia (prego notare come stia montando la marea aggressiva nei confronti di Siria ed Iran, uniche zone del Medio Oriente a non avere basi NATO e USA). E tutte le misure per ridurre il costo del lavoro ed abbattere il welfare hanno il solo scopo di accelerare il processo. Il nostro futuro, il futuro dei nostri figli e nipoti, è…Ladri di biciclette e Miracolo a Milano, un ritorno spietato al neorealismo del dopoguerra, ma non cinematografico, bensì esistenziale.
Per questo ho allegato all’articolo l’immagine del relitto del Titanic, emblema di ogni débacle.


Tratto da: GIORGIO GATTEI, Tutti i debiti del mondo | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/04/12/giorgio-gattei-tutti-i-debiti-del-mondo/#ixzz1s3cHqdjd
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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