Corriere del VenetoVENEZIA —
Si ribellano, i commercianti veneti, all’aumento delle aperture domenicali da 12 a 20 annunciato dall’assessore all’Economia Isi Coppola, che già martedì intende portare in giunta regionale la relativa proposta di legge. La ratio? Tutelare i centri commerciali dalla concorrenza dei colossi delle regioni limitrofe, più ricche di aperture festive. «Siamo sbigottiti e indignati — attacca, Massimo Zanon—non ci capacitiamo della miopia e della superbia politica di chi dovrebbe tutelare le imprese-servizio come i negozi di vicinato e invece le affossa creando squilibri nella distribuzione e compromettendo il territorio, assegna aperture come se piovesse e non accetta il confronto con le parti sociali». Secondo l’associazione di categoria questo modus operandi creerà il deserto nelle periferie e nei centri storici, già bui e insicuri nelle aree prive di negozi.
«Non siamo contrari a lavorare la domenica— chiarisce Zanon —