mercoledì 13 febbraio 2013

Grecia, le multinazionali fanno affari ma tagliano stipendi e indennità - Il Fatto Quotidiano


La riduzione del costo del lavoro, dopo il memorandum della troika e la diminuzione di fatto dei diritti per i lavoratori, avvantaggia solo i grossi nomi che entrano o ritornano nel paese per investire, ma di fatto risparmiando sulla forza lavoro pagata con salari bulgari e con un mercato dai prezzi milanesi

Grecia, le multinazionali fanno affari ma tagliano stipendi e indennità

Mentre il mercato greco si restringe per la crisi, (la gente non spende più) i prodotti
dellemultinazionali si “allargano” e fatturano numeri significativi. La riduzione del costo
 del lavoro, dopo il memorandum della troika e la diminuzione di fatto dei diritti per
 i lavoratori, avvantaggia solo i grossi nomi che vanno in Grecia per investire, ma di
 fatto risparmiando su stipendi e indennità che la troika ha provveduto a tagliare.
Quattro i casi più significativi. La Kraft Hellas AE è una filiale della multinazionale
Mondelez internazionale (fino a poco tempo denominata Kraft Foods), che
domina il mercato europeo per il cibo

LA GRECIA E' CROLLATA, DEFINITIVAMENTE. STANNO ASSALTANDO I SUPERMERCATI!

La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.Ma in Italia nessuno ne parla perche' siamo in campagna elettorale,l'attenzione dei media e' stata spostata sulle dimissioni del Papa,mentre l'Europa brucia!
Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate,

giovedì 7 febbraio 2013

Ecco chi ha firmato la legge che ha dato ad Equitalia tutto il potere che ha!


Nella puntata televisiva del 27.11.2012 di “Porta a Porta” era ospite Matteo Renzi, sindaco di Firenze. Il candidato alle Primarie del P.D. ha detto “ Equitalia l’ha fatta il governo Tremonti, ma i poteri straordinari di cui dispone Befera, gli sono stati attribuiti attraverso un decreto Visco-Bersani… Equitalia è forte coi deboli e debole coi forti”.
Equitalia è una s.p.a. posseduta per il 51% dall’Ufficio delle Entrate e per il 49% dall’Inps. Già questo mi sembra un grande caso di conflitto d’interesse, perché il creditore (ossia l’Agenzia delle Entrate o l’Inps) non può essere al tempo stesso creditore, esattore e addetto alla riscossione forzata dei debiti insoluti. Insomma non si può essere allo stesso tempo giudici, giuria e boia come invece è Equitalia! Se poi scopriamo che l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia sono dirette dallo stesso personaggio, cioè Attilio Befera (che, occupando due poltrone, percepisce così la bella somma di oltre 500.000 euro/anno) allora il conflitto d’interessi diventa ancora più palese ed è una tragica certezza.
Tralascio di parlare di Antonio Mastrapasqua, che ricopre ben 25 incarichi (!) fra cui quello di vicepresidente di Equitalia e di presidente dell’Inps, percependo così ben 1.300.000 euro/anno! La volontà inquisitoria, la bramosia

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