venerdì 30 dicembre 2011

ANCHE IN MOLISE SALDI ANTICIPATI AL 5 GENNAIO UNIFORMANDOSI ALLA DECISIONE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI.


Gustavo Piga, economista: “La mia ricetta contro la crisi” - AgoraVox Italia


Gustavo Piga, economista: “La mia ricetta contro la crisi”

Intervista al professor Gustavo Piga, promotore di un appello a Monti al quale hanno risposto molti economisti. La ricetta: politica fiscale meno recessiva, spendere dipiù con la domanda pubblica ma non in deficit, tagliare gli sprechi, perseguire la corruzione, contrastare l’evasione fiscale con norme speciali e tribunali dedicati. E una considerazione finale, senza la Germania l’euro non si salva.
Abbiamo posto alcune domande al professorGustavo Piga (nella foto)ordinario di Economia Politica all'Università di Roma Tor Vergata, che sul suo sito ha promosso il 15 dicembre scorso unappello al Presidente Monti sulla necessità di negoziare con il Consiglio europeo una politica fiscale meno recessiva in presenza di una grave recessione economica.
Professore, il suo appello ha riscosso un successo indiscutibile sia tra gli addetti ai lavori che nell'opinione pubblica. Quante adesioni ha registrato l'appello e ci sono state reazioni da parte del governo o di altre istituzioni?

lunedì 19 dicembre 2011

Socci: questa non è una crisi L'Italia è bottino di guerra - antonio socci, libero, mario monti, crisi, italia, economia - liberoquotidiano.it

Socci: questa non è una crisi L'Italia è bottino di guerra - antonio socci, libero, mario monti, crisi, italia, economia - liberoquotidiano.it

Socci: questa non è una crisi L'Italia è bottino di guerra

Quando Mario Monti diceva la verità e ci vedeva lungo: "Sui mercati è nato un vero e proprio conflitto". E noi siamo la preda grossa

Socci: questa non è una crisi L'Italia è bottino di guerra
liberoquotidiano.it

«Sembra che una coltre di oscurità sia scesa sul nostro tempo e non permetta di vedere con chiarezza la luce del giorno», scrive il Papa nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace. Ma da dove viene questa tenebra che produce ansia e insicurezza?  Cosa esattamente sta accadendo  e perché? I saputelli di casa nostra indicano il nostro «debito pubblico», ma la risposta è sbagliata (e provinciale) perché era a questi livelli anche dieci anni fa. Del resto il Giappone ha un debito pubblico che è quasi il doppio del nostro e un’economia che va male eppure non è minacciato da speculazione e default.  
Noi abbiamo le nostre colpe, ma è assai più complesso scoprire perché d’improvviso tutto l’Occidente (anche Francia, Spagna o Germania e Stati Uniti) si trova sull’orlo dell’abisso. Il primo passo per capire e uscire fuori dalla foresta oscura è dare il giusto nome alla cose. Diciamo allora la verità. Quella in cui ci troviamo non è una «crisi», ma una «guerra». Passa un’enorme differenza tra le due situazioni.

sabato 17 dicembre 2011

Liberalizzare Gli Orari Dei Negozi? Sarebbe Il Colpo Di Grazia Per L’Economia


Periodicamente salta fuori qualcuno che propone, come formula miracolosa, la liberazione delle aperture domenicali dei negozi… Siccome la ritengo un’ipotesi DEVASTANTE (e ne sospetto la matrice lobbistica) vorrei far notare alcune cose, le dico in sintesi, poi, se qualcuno obietta qualcosa rispondo:
Premetto, a tutti fa comodo fare la spesa la domenica. Anche a me. Ma….
Per prima cosa: non capisco perché il discorso valga per il commercio e non, ad esempio, per la possibilità di fare un esame medico la domenica mattina, di ritirare la pensione o una raccomandata la domenica mattina, di poter andare in banca, di poter fare un documento in un ufficio pubblico o un’udienza in tribunale, fare uno stato di famiglia, andare all’imps o a parlare con l’ufficio delle dogane o della finanza che mi abbiano contestato qualcosa… la domenica mattina……ma debba poter comprare un paio di mutande, la domenica mattina.

venerdì 16 dicembre 2011

ENTRO IL 27/12/2011 VERSAMENTO ACCONTO IVA 2011. ECCO LE DISPOSIZIONI PER CALCOLARE L'ACCONTO


lL prossimo 27 dicembre scade il termine per il versamento dell’acconto IVA per il2011, calcolato utilizzando tre metodi alternativi: 
• storico; 
• previsionale; 
• analitico; 
spetta al contribuente la scelta, "ragionando" su quello più vantaggioso. A tal proposito si segnala che l’acconto Iva quest’anno dovrà considerare, con il metodo previsionale o analitico, l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria, passata dal 20 al 21% a partire dallo scorso 17 settembre. In considerazione di ciò risulta in genere preferibile il metodo storico, che assume come base su cui calcolare l’88%, l’importo dell’ultima liquidazione dell’anno scorso, quando l’aliquota era ancora al 20%. 

ISTRUZIONI PER L'USO DEL NUOVO ELENCO CLIENTI E FORNITORI. PRIMA SCADENZA 31/12/2011 PER IL PERIODO 2010


Stiamo vivendo un momento di difficolta’, come giornali e televisioni da tempo raccontano.
Avremmo voluto parlarvi pertanto di incentivi alla produzione, alla ricerca, o di misure strutturali finalizzate ad una maggiore competitivita’ ed all’aumento del prodotto interno lordo, visto che gli osservatori internazionali prevedono nel 2012 per l’Italia una recessione.
Nostro malgrado dobbiamo invece parlarvi di burocrazia, di ulteriori denunce od elenchi che, se pur finalizzati a recuperare materia imponibile, a nostro avviso costeranno al paese ben di piu’ in termini di ore lavorative perse.
Stiamo parlando del risuscitato elenco clienti-fornitori, detto Spesometro, che tale non e’ piu’ essendo diventato un cruciverba di difficile, se non impossibile, compilazione.
Ecco quindi un manuale di pravvivenza per capire cosa va inserito e cosa non “andrebbe” inserito.
Con la raccomandazione di evitare travasi di bile, tanto la sanzione non e’ poi cosi’ pesante!

Per sopravvivere allo spesometro - manuale di sopravvivenza

Questa comunicazione e’ chiamata in gergo Spesometro perche’ finalizzata all’identificazione di coloro i quali manifestano importi rilevanti di spesa, al fine di controllare la loro posizione reddituale.

martedì 13 dicembre 2011

LIMITAZIONE DEL CONTANTE NUOVE DISPOSIZIONI IN VIGORE DAL 6 DICEMBRE 2011


                                          



 Circolare dello Studio del 12 dicembre 2011
circolari, libretti di deposito al portatore, denaro contante e titoli al portatore
Dal 30 aprile 2008 sono entrate in vigore importati novità, previste dal decreto legislativo n.
231/2007 in materia di antiriciclaggio, riguardanti gli assegni bancari e circolari, i libretti di deposito
al portatore, l’utilizzo del denaro contate e titoli al portatore.
I limiti di valore stabiliti nel suddetto decreto sono stati oggetto di successive modifiche fino ad
arrivare all’importo di 2.500 euro a partire dal 13 agosto 2011 con l’entrata in vigore del d.l.
138/2011 (così detta manovra-bis 2011), e a 1.000 euro a partire dallo scorso 6 dicembre 2011
con la manovra Monti.
Di seguito le principali indicazioni sui comportamenti da seguire a partire dal 6 dicembre 2011:
ASSEGNI BANCARI E CIRCOLARI

martedì 6 dicembre 2011

IL RAPPORTO DELLA BANCA D'ITALIA SULLA ECONOMIA DEL MOLISE


https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxjb21tZXJjaW9hdHRpdm98Z3g6NmEyMzQ3MzY3ZGQ3ODE2Yw

“Manovra di Ferragosto” (D.L. 138/2011, art.2 commi da 36-terdecies a 36- duodevicies: beni utilizzati da soci o da familiari dell’imprenditore.)

per approfondimento di seguito il link della circolare dell'agenzia delle entrate:
 https://docs.google.com/viewera=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxjb21tZXJjaW9hdHRpdm98Z3g6NzI3MDBhMDhmMTVmOWE5Nw&pli=1


la c.d. “Manovra di Ferragosto” (D.L. 138/2011, art.2 commi da 36-terdecies a 36- duodevicies) ha introdotto specifiche disposizioni finalizzate a contrastare l’intestazione fittizia di beni ad un’impresa, nel caso in cui i beni siano invece utilizzati da soci o da familiari dell’imprenditore. 
In particolare, con decorrenza dal 2012, è stata introdotta una nuova disciplina che prevede da una parte la tassazione di una certo reddito figurativo in capo al socio o al familiare utilizzatore, e dall’altra l’indeducibilità dei relativi costi per l’impresa (società/ditta individuale).
 In base alla suddetta disciplina, se una società/ditta individuale concede in godimento l’utilizzo di un bene d’impresa (mobile o immobile) ad un socio / familiare (a titolo personale), in capo:
- all’utilizzatore persona fisica (socio o familiare), si configura un reddito diverso ai sensi della nuova lett. h-ter) del comma 1 dell’art. 67, TUIR, pari alla differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo pattuito per la concessione in godimento del bene;
- al concedente (società o ditta individuale), è prevista l’indeducibilità dei relativi costi  (se il

CRISI ECONOMICA: E GIUSTO ONORARE I DEBITI ? ........


Molti di noi basano i loro giudizi sulla loro esperienza di vita e reputano quindi giusto onorare i propri debiti per non minare la fiducia che necessariamente si instaura nei rapporti fra le persone. La bravura del sistema è proprio giocare su questo spostando però la questione sul macro e senza porre i giusti correttivi.
Mi spiego meglio: tutti hanno bisogno di un mezzo di scambio se non si vuole barattare giusto? Quindi il mezzo di scambio è, o meglio dovrebbe essere, solo la rappresentazione di quanto io produco, arigiusto?
Allora facciamo 10.000 la produzione globale di un paese e 1000 la quantità del mezzo di scambio necessario a scambiare le merci e i servizi, ipotizzando che questo mezzo di scambio passa di mano 10 volte (Velocità di circolazione). Il rapporto indebitamento/PIL sarà quindi del 10%.
Questo mezzo di scambio però lo può produrre solo un privato che “giustamente” lo presta contro un interesse del 5%.
Alla fine del primo anno tutti contenti delle agevolazioni e dell’aumento della qualità della vita facilitata dagli scambi l’intero paese dovrà pagare 1050, ma per non togliere liquidità al

lunedì 5 dicembre 2011

A proposito della manovra economica l'opinione di...

 Tanto tuonò che… non piovve
di Umberto Berardo
Che l’Italia stia attraversando un momento difficilissimo è un fatto.
Che la crisi colpisca l’intera popolazione, come si vorrebbe far credere è assolutamente falso, perché negli ultimi quindici anni lo 0,1% degli Italiani ha visto crescere il reddito del 40% .
È vero, al contrario, come dimostra l’ultimo rapporto Caritas-Zancan che la ricchezza appartiene a pochi, mentre la povertà è in forte aumento e colpisce il 13,8% della popolazione e cioè 8.272.000 persone.
La finanziarizzazione dell’economia, le regole selvagge e disumane del mercato e la scomparsa di un metro etico dall’azione politica sono le cause principali del disastro socio-economico che non solo aumenta la povertà, ma accresce le disuguaglianze.
L’opinione pubblica ha tollerato per anni che si costruisse un’antropologia feticistica che ha annullato la dignità della persona umana ed ha messo sugli altari le logiche del profitto.

mercoledì 23 novembre 2011

Riduzione acconti Irpef di fine novembre dal 99% all'82%: un taglio di oltre il 28% sull'importo della seconda rata


ll decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, dà il via libera alla riduzione effettiva del 28,6195% della seconda rata dell'acconto Irpef di quest'anno, in scadenza mercoledì della settimana prossima, 30 novembre.
Prima e seconda rata  
La prima rata è stata versata lo scorso 6 luglio e doveva essere pari al 40% del 99% dell'Irpef dovuta per il 2010, indicata nel rigo RN33 di Unico 2011 PF (denominato «differenza»). È stato pagato, quindi, come acconto dell'Irpef 2011, il 39,6% dell'intera Irpef che è stata versata per il 2010.
La seconda rata dell'acconto scade il prossimo 30 novembre e sarebbe pari al 60% del 99% (cioè il 59,4%) dell'Irpef che è stata pagata per il 2010. La sua misura, però, può essere ridotta, in quanto nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso è stato deciso, con un apposito decreto in corso di pubblicazione, di ridurre l'intero acconto Irpef 2011 dal 99% all'82% dell'Irpef dovuta per il 2010 (riduzione di «17 punti percentuali»). Pertanto, considerando che a luglio 2011 è già stato versato il 39,6% dell'intera Irpef 2010, la seconda rata dell'acconto sarà pari al 42,4% della stessa dell'Irpef 2010 (82% - 39,6%).
Come ridurre gli importi
I contribuenti che hanno già ricevuto la delega di pagamento (modello F24) dal proprio commercialista o consulente, quindi, potranno ridurre l'importo della seconda rata dell'acconto Irpef 2011, indicato con il codice tributo 4034, del 28,6195% (17% diviso 59,4%), effettuando il

venerdì 4 novembre 2011

LO STATUTO DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE, APPROVATO ALL'UNANIMITA' DALLA CAMERA E' LEGGE.

Lo Statuto delle imprese ha il suo testo definitivo. La scorsa settimana il documento stato approvato all'unanimità dal Senato e a breve approderà alla Camera dove c' accordo tra i parlamentari perché non venga più toccato. Salvo sorprese, dunque, il testo della legge coincider con quello licenziato dal Senato.
L'accelerazione, voluta dal ministro Paolo Romani e sostenuta in modo bipartisan dalle forze politiche ha dato i suoi frutti. Depauperato da articoli che avrebbero potuto dare vero respiro alle imprese italiane primo fra tutti quello delle compensazioni tra debiti e crediti con la Pubblica amministrazione lo Statuto rappresenta infatti uno beneficio importante e in molti casi di immediata efficacia per gli imprenditori.
Innanzitutto sul fronte della semplificazione. Quando la legge entrerà in vigore, infatti, lo Stato, le regioni, gli enti locali e gli enti pubblici saranno tenuti a valutare l'impatto delle iniziative........


il testo definitivo
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2011/11/statuto-delle-imprese.pdf?uuid=1018e042-06b7-11e1-a7f5-9f63d98c1687

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