domenica 2 agosto 2009

LETTERA APERTA DI "COMMERCIOATTIVO" ALLE ISTITUZIONI E RAPPRESENTANTI PARTI SOCIALI

Forse è giunto il momento di spiegare agli esercenti del Molise perché nella ridefinizione di una legge sul commercio, datata 1999, vi è stata una così forte spinta liberalizzante che vorrebbe assegnare 32 deroghe alle aperture festive più le ulteriori deroghe a disposizione dei comuni.
Risultano annullate persino festività nazionali come il 2 giugno e il 25 aprile. La proposta di legge n° 135 di iniziativa della Giunta regionale, dovrà presto passare al vaglio del consiglio ma non è sicuramente stata pensata per la serena convivenza tra le diverse strutture di vendita né per gli equilibri sociali che evidentemente saranno posti in difficoltà in relazione alla conciliazione dei tempi di vita e del lavoro dei vari soggetti coinvolti.
Eppure ci sono state consultazioni, audizioni, da circa un anno ma l'ago della bilancia pare inesorabilmente spostato, anche se il Molise si compone in prevalenza di piccole e piccolissime imprese, data anche la frammentarietà del territorio.
Noi esercenti del commercio tradizionale o “bottegai” che dir si voglia, possiamo osservare, così si legge nella proposta, la chiusura domenicale e il riposo settimanale. A nostra discrezione. Ma siete sicuri di mettere tutti in pari condizioni e di garantire così la nostra sopravvivenza?
Come si possono definire le suddette regole senza aver mai risolto ed equilibrato le funzioni di una città e del suo territorio circostante? A Campobasso manca un Piano regolatore, quindi la città cresce disordinata senza veder assicurate le funzioni vitali nelle varie zone e nei quartieri.
Manca un piano commerciale aggiornato, quindi il commercio non è distribuito sul territorio in maniera adeguata. Noi commercianti viviamo i disagi del nucleo urbano senza potervi porre rimedio. Abbiamo manifestato ovunque il nostro disappunto, altre associazioni sono sorte non solo a Campobasso ma anche a Termoli ad Isernia e Venafro . Dunque, le associazioni di categoria di rilevanza nazionale con chi si sono consultate?
Abbiamo subito nuove aperture di grandi strutture di vendita che hanno superato di gran lunga ciò che il territorio poteva assorbire ed altre aperture sono in programma. Chi resisterà davanti ad una così seria crisi dei consumi ? C'è chi ha chiuso e chi è già in sofferenza.
Essere ditta individuale vuol dire prendersi la responsabilità delle proprie azioni, dei propri successi o dei propri fallimenti. Nessun ammortizzatore sociale: NO cassa integrazione, NO mobilità, NO reintegro. Praticamente NULLA.
Le leggi si scrivono per offrire eque condizioni per ognuno di noi e pari opportunità. La nuova legge inserisce la voce “centri commerciali naturali” che vuol dire commercio cittadino organizzato. Bene. Ma tutto ciò ha un senso se l'organizzazione urbana funziona (traffico, parcheggi, decoro urbano, verde...). Non è tutto.
Le date dei saldi di fine stagione arrivano nei negozi (7 Gennaio-2 Luglio) con i magazzini ancora colmi e le stagioni ancora in corso. Non sarebbe il caso di stabilire una regola nazionale visto che ormai programmare gli acquisti è diventato davvero difficile specialmente per certi settori ? Come poter organizzare un controllo serio su questo argomento per tutelare i commercianti onesti? Non si possono dare vere garanzie al consumatore senza tutelare l'esercente.
Regione e Comune vivono difficoltà di diversa natura ma per quel che ci riguarda sappiamo solo che vige la legge del più forte e la concertazione diventa sempre più una farsa. Ogni serranda che si abbasserà porterà con sé oltre alle proprie responsabilità, anche quelle di chi non ha saputo sostenere commercianti, cittadini e centri città che vivono bene solo in completa simbiosi. Forse non ci resterà altro che andare via da un Molise predato e saccheggiato.
Il federalismo fiscale sarà la cartina al tornasole. Porrà in evidenza in maniera devastante tutto ciò perché solo le imprese locali daranno ossigeno al Molise. Occorre vera passione per difendere ciò che ci appartiene.
Persino la Coldiretti finalmente ha protestato per i danni ai produttori locali. Una vera crisi di sistema .Calmierare le aperture festive non sarà l'unico modo per salvarci, lo sappiamo. Ma è il solo modo per dimostrare rispetto per chi viaggia a velocità diverse e senza trucchi al motore.
Solidarietà sarà darci tutti insieme una mano per crescere e cambiare il nostro modo di operare in solitudine. Un serio Osservatorio Economico Regionale può e deve metterci al riparo dagli errori. Per far questo occorre fiducia nelle istituzioni, altrimenti nichilismo e indifferenza ci porteranno lontani dalle urne mille miglia.
Non vogliamo essere molisani rassegnati ad essere succubi di un potere più grande di noi, insidiato e insidiante ma vogliamo credere che il destino è solo quello che noi siamo capaci di creare.
CommercioAttivo Associazione Commercianti Campobasso

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