mercoledì 23 maggio 2012

L'intervista alla Presidente di CommercioAttivo Giulia D'Ambrosio e pubblicata da http://www.lindro.it/ , quotidiano on line nazionale indipendente.




A proposito di

Commercioattivo ICR commercio


di: Simona Musco 
martedì 22 Maggio 2012, ore 19:45
L’Intervista a Giulia D’Ambrosio, imprenditrice e presidente dell’associazione indipendente

’COMMERCIOATTIVO’, A DIFESA DEI COMMERCIANTI

D’Ambrosio:"Economia ed etica non possono mai viaggiare separatamente"
Molti piccoli commercianti hanno deciso di dire basta e fuoriuscire da gruppi come Confcommercio e Confesercenti, formando un’associazione autonoma e a sé stante, ’Commercioattivo’, appunto, nata per contrastare le volontà delle confederazioni riconosciute e più conosciute che nell’ambito della riforma sul commercio, la legge numero 33, hanno spinto ’irresponsabilmente’ verso la liberalizzazione delle aperture straordinarie e verso l’autorizzazione anche all’apertura di nuove strutture di vendita, che, di fatto, andavano a violare gli obiettivi di presenza e il rapporto obbligatorio tra numero di esercizi commerciali e popolazione. "Nel Molise avevamo superato già tre volte questo limite – spiega D’Ambrosio - dalla grande distribuzione, però, venivano spinte molto forti e quindi le confederazioni si sono dimostrate inutili, perché anziché aiutarci ci calpestavano". Il tutto avveniva in virtù di presunte assunzioni e di creazione di nuovi posti di lavoro ma trascurando, di fatto, le esigenze dei piccoli commercianti e del centro urbano. Già, perché con lo sviluppo della grande distribuzione a risentirne sono stati anche il tessuto urbano e l’offerta dei servizi, che così venivano decentrati, svuotando la città e portando molte botteghe alla chiusura. "Da parte nostra c’è stata una dissociazione totale – aggiunge - perché non abbiamo mai avuto un piano commerciale. Nella zona nord di Campobasso, ad esempio, si sono collocate medie e grandi imprese e molti servizi sono stati spostati. Questa condizione si è verificata in molti centri, dove ci sono grandi negozi in franchising e grandi catene. Si tratta di un modo di fare commercio molto aggressivo, con una concorrenza quasi insopprimibile e un forte appiattimento  della merceologia. I tipi di negozio che si trovano in centro, poi, non garantiscono più la multifunzionalità. Per combattere tutto ciò, dunque, abbiamo creato questa associazione indipendente, che non ci vede allineati con nessuno". A far parte dell’associazione negozi specializzati, di qualità, che portano avanti un commercio di vicinato.

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