sabato 22 novembre 2014

Ormai è chiaro a tutti meno che al nostro Governo.I CENTRI URBANI SI SVUOTANO E LE PICCOLE ATTIVITA' SCOMPAIONO.PRETENDIAMO IL DIRITTO DI IMPRESA .QUESTA E' VIOLAZIOE DEI DIRITTI COSTITUZIONALI


Accade in tutta Italia purtroppo...

"Troppi centri commerciali nelle Marche", il mercato rischia il collasso.

La grande distribuzione si concentra soprattutto nell'area costiera mentre tende a scomparire man mano che ci si addentra nell'entroterra. Le conseguenze sono preoccupanti: i centri urbani si svuotano e le piccole attività scompaiono.

Alessandra Napolitano 12 Novembre 2014
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Le Marche hanno troppi centri commerciali, il mercato è ormai saturo. Il rischio per molti dei centri commerciali della regione è la chiusura. La grande distribuzione si concentra soprattutto nell'area costiera mentre tende a scomparire man mano che ci si addentra nell'entroterra. Le conseguenze sono preoccupanti. I centri urbani si svuotano e le piccole attività scompaiono. L'assenza di commercio  nei comuni con poche migliaia di abitanti, rende difficile il reperimento dei prodotti da acquistare. Basti pensare ad esempio agli anziani, spesso impossibilitati a spostarsi con la macchina per raggiungere un supermercato.
Inoltre, martedì il Consiglio Regionale ha approvato una ulteriore liberalizzazione degli orari che va ad avvantaggiare maggiormente la grande distribuzione. Con la crisi economica e con l'impiego di nuove tecnologie cambia anche il consumatore. Queste sono solo alcune delle riflessioni che il Pro-Rettore dell'Università Politecnica della Marche, il Professor Gian Luca Gregori, ha fatto in occasione della tavola rotonda: "Distribuzione e consumi, scenari futuri" organizzata da CE.DI. Marche.
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Un punto importante nell'evoluzione della grande distribuzione è stata la liberalizzazione di orari e aperture. Per anni ci è stata come una sorta di avversità nei confronti della grande distribuzione che ha portato alla nascita di numerosi punti vendita. Poi si è arrivati alla liberalizzazione. In un sistema del genere, senza una programmazione gli effetti sono problematici. Data la situazione economica attuale, il commercio va inserito in una strategia del territorio più ampia. Occorre tenere conto degli andamenti sociali, economici, dell'invecchiamento e delle esigenze della popolazione altrimenti il rischio è di avere un sistema distributivo non coerente con l'evoluzione della società.

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