sabato 30 giugno 2012

Confederare il dissenso La proposta di ICR: unire tutte le voci critiche per far cambiare rotta al palazzo

Ritenendo di fondamentale importanza quello che tutte le voci, dalla rete e non, stanno cercando di fare nel tentativo di farsi sentire ai piani alti del governo, Imprese che Resistono propone di riunire tutti i dissensi in un unico coro. Riusciremmo così a raggiungere quella ’massa critica’ che è fondamentale per portare avanti una qualsiasi idea di cambiamento. 

I vari movimenti nati dallo scoppio di questa crisi stanno cercando di portare l’attenzione su problemi che quasi sempre ci sembrano fondamentali per la nostra tutela. Ma purtroppo la frammentazione delle voci, siano di protesta o di proposta, fa in modo che per quanto ci si agiti o si dibatta, ogni buona ragione si trasformi in una piccola goccia in un mare di chiacchiere. Imprese che Resistono crede fermamente che sia giunto il momento di ’confederare’ lo scontento generale in un’unica forza, necessaria a oliare gli ingranaggi della partitocrazia e costringerla a guardare di nuovo il bene del paese, abbandonando ogni conflitto di interessi.
Riteniamo che per quanto possano essere differenti gli obiettivi e le problematiche espresse da ciascun movimento, la madre di tutti i mali sia una sola e si possa identificare senza timor di errore proprio in coloro che dovrebbero risolvere i problemi del paese. 

Siamo tutti consapevoli del periodo estremamente critico che l’Europa intera sta attraversando, e siamo tutti altrettanto certi che la politica fiscale sin qui attuata dal governo Monti come da chi lo ha preceduto, sia ancora miope e inefficace, fallimentare e intellettualmente disonesta.
Dobbiamo quindi smettere di urlare cose che sci sono già chiare da tempo: occorre agireriprendendosi il diritto governare il nostro paese, il nostro futuro e quello delle generazioni a venire. La confederazione dei movimenti dovrà lavorare per questo, lavorare per mandare un messaggio forte, chiaro e che non potrà essere più frainteso o manipolato
Come qualcuno ha dichiarato di recente, “ In Italia è in atto una guerra fra classi, quella di chi lavora e produce ricchezza e quella dei parassiti”. Bene, occorre che si chiariscano una volta per tutte gli schieramenti.

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