martedì 13 marzo 2012

AIUTI ALLE IMPRESE: L'ESEMPIO DELL'ABRUZZO PROMOSSO DAL SOLE 24 ORE.


di Valentina Faricelli  da il Sole 24 Ore del 13 Marzo 2012   
images.jpgA scanso di equivoci, è direttamente dalla pagine de“il Sole 24 Ore” che arrivano notizie incoraggianti sullo stato di salute dell’economia abruzzese. A passare l’esame dell’autorevole quotidiano è l’attenzione che la regione riserva agli aiuti destinati alle imprese, il cui ammontare la colloca in buona posizione nazionale.

“Un riconoscimento importante “– è stato l’immediato commento di Alfredo Castiglione, vice presidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo Economico -. Il Sole 24 Ore ha posizionato l'Abruzzo tra le Regioni più virtuose nel panorama italiano con circa 74 milioni di euro messi a disposizione per bandi e progetti su ricerca innovazione e aggregazione d'impresa, ai quali va aggiunta la parte del PAR FAS e del FRI (Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca) di prossima disponibilità.

“La nuova visione legata al riordino della geografia industriale della nostra Regione – prosegue Castiglione – è stata ed è accompagnata da riforme importanti che mettono in condizione l'Abruzzo di poter competere nei campi della ricerca, dell'innovazione e dell'aggregazione d'impresa, ad armi pari con le altre regioni. Questo significa che il bioritmo dell'istituzione Regione si sintonizza sempre più con il bioritmo del territorio, non sostituendosi ad esso come avveniva in passato”.

“L'obiettivo – spiega l'assessore – è quello di passare dalle singole aziende d'eccellenza ad una rete d'imprese d'eccellenza, attraverso migliori condizioni di competitività”.

L’impegno a intraprendere, e proseguire, sulla del rafforzamento e della logica di innovazione e di aggregazione, sta dunque dando buoni risultati. “Anche se – avverte Castiglione - si incontreranno ostacoli lungo il percorso delle riforme. Comunque vogliamo e dobbiamo proseguire su questa strada e chiuderemo al più presto alcuni passaggi, come la nuova legge sull'industria, per poter meglio utilizzare quegli strumenti che potranno permettere al mondo che produce di riacquisire fiducia e di ricollocare così l'Abruzzo nelle dinamiche italiane ed europee che le competono. Fa piacere - conclude Castiglione - che anche Il Sole 24 ore abbia posto in evidenza, positivamente, il percorso intrapreso da questo governo regionale”.

E da assessorato ad assessorato, il discorso non cambia. Ne è convinto Paolo Gatti, titolare in Regione delle Politiche Sociali, che assicura che la crescita economica dell’Abruzzo passerà anche attraverso la promozione dell'imprenditoria giovanile e femminile. Gatti ha appena presentato gli incentivi all'imprenditorialità, contenuti nel progetto “La crescita è donna”, che consentirà la discesa in campo di nuove imprenditrici, grazie a tre tipologie di intervento: più imprenditrici, più professioniste e voucher family.

A disposizione tre milioni di euro. Un milione per “Più imprenditrici”, incentivo a creare nuove imprese per donne di età superiore ai 18 anni, residenti in Abruzzo da almeno sei mesi, inoccupate o disoccupate (o occupate con contratto di lavoro atipico), e i singoli incentivi non potranno superare i 25mila euro a fondo perduto, a copertura delle spese di avvio dell'attività, dei costi per l'investimento e delle spese per la gestione relative al primo anno di attività. La seconda linea di intervento, denominata “Più professioniste”, con un milione di euro destinato alle imprese che attivano rapporti di consulenza in favore di giovani professioniste già operanti nella regione, con singoli incentivi per un massimo di 15mila euro. La terza linea, “Voucher Family”, prevede incentivi per donne con carichi familiari (figlio minore di 12 anni, figlio disabile o anziano nel proprio nucleo), per favorire la conciliazione dei tempi di vita, finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro.

“Con questo progetto, la Regione - spiega Gatti - offre una nuova opportunità alle donne che vogliono aprire un'impresa, alle professioniste che possono contribuire alla crescita delle imprese abruzzesi, a quelle che vogliono entrare nel mercato del lavoro conciliando la sfera familiare”. Poi Gatti aggiunge: “Ma ci sono buone nuove anche per i giovani abruzzesi che intendono lavorare in proprio o creare microimprese. Proprio in settimana, infatti, presenteremo un progetto destinato a favorire l'imprenditoria giovanile, in cui avranno parte attiva le scuole, le istituzioni e le aziende private”. Lo scorso anno il bando destinato alle donne disoccupate e inoccupate, ha consentito l'impianto di 153 nuove attività e, considerando che l'economia vive momenti difficili, al miraggio del posto fisso forse bisognerà man mano sostituire la concretezza della promozione del proprio talento, sfruttando questo tipo di risorse, senza le quali, probabilmente, sarebbe difficile trovare il coraggio di provarci.

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