mercoledì 4 maggio 2011

ANTONELLO VENDITTI SUL NUCLEARE: "DOBBIAMO FARE IL NOSTRO DOVERE"

“So tutto, ho seguito bene ‘sta storia di Adriano. Sono d’accordissimo”. Dai referendum a Bersani, dalla Lega alla Cgil, Antonello Venditti dice che così non va”.
Le hanno rovinato pure il concertone?“È la festa dei diritti, si fa in tivù perché tanta gente possa capire che certe idee sono importanti. Ma se poi la tivù si compra la manifestazione e tappa le bocche è un pessimo esempio”.
Ci fosse stato lei sul palco?“Avrei fatto il mio dovere. Si sta davanti agli altri quando si è capaci di lanciare un messaggio puro, intenso”.
Perché il referendum dà fastidio?“Prima di Fukushima non era un problema, poi il governo s’è convinto di correre qualche rischio. Sul legittimo impedimento, e sul business di acqua e nucleare”.
Milioni di italiani sono certi che i referendum siano già stati annullati.“La gente rischia di arrivare all’appuntamento impreparata, quindi poco interessata a partecipare”.

Berlusconi è stato chiaro: è una moratoria.“L’uomo è cambiato: ha fatto outing sui referendum senza chiedere rettifiche, si presenta davanti ai giudici. Ma la commedia ormai va avanti da sola, sempre più grottesca. Gli interpreti si scambiano ruoli e copioni, Lega e Idv si ritrovano pacifiste, Rutelli sta a destra e Granata a sinistra. La legge elettorale ha trasformato tutti in pedine”.
L’opposizione ufficiale?“Obnubilata, direi. Sostengo il Pd per quello che dovrebbe essere, non per quello che è. Sui referendum sono tiepidi perché da vent’anni non riescono a cavalcarli, temono di poter sbagliare anche stavolta”.
Timore giustificato?“Io spero e mi impegno al massimo. C’è tempo fino al 12 giugno”.

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