lunedì 18 gennaio 2010

Commercio Scorretto? Antitrust indaga su Catene high tech.

Ipotesi commercio scorretto per 7 ditte
L'Antitrust ha aperto cinque istruttorie su sette società rappresentanti le principali catene commerciali della grande distribuzione di prodotti di elettronica,informatica, tecnologia e elettrodomestici, per verificare se ci siano stati "comportamenti commercialmente scorretti tali da confondere i consumatori".
Il Garante vuole anche appurare se sia stato garantito il riconoscimento al diritto di recesso ai consumatori.

L'Autorità, si legge in una nota, ha avviato cinque istruttorie per "possibili pratiche commerciali scorrette nei confronti di sette imprese, rappresentanti le principali catene commerciali di prodotti di elettronica, informatica, tecnologia e elettrodomestici". Le società coinvolte sono: Mediamarket (operante con il marchio Mediaworld), Unieuro, SGM Distribuzione (che opera col marchio MarcoPoloExpert), Euronics e Nova (operanti con il marchio Euronics), DPS Group e DML (operanti con il marchio Trony). I procedimenti, avviati dopo molte segnalazioni inviate dai consumatori, "dovranno - spiega l'Authority - verificare se le aziende abbiano agito correttamente nell'informare i consumatori sull'esistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento".
Lo scopo delle indagini è chiarire se le aziende si sono comportate correttamente nell'informare adeguatamente la clientela sulla garanzia dei prodotti e nel rifiuto di applicare la garanzia stessa o di sostituire il prodotto difettoso come richiesto. Alcuni consumatori, tramite il call center dell'Antitrus, si sono lamentati di avere ricevuto indicazioni insufficienti o fuorvianti sulle condizioni e l'applicazione del diritto alla sostituzione. Altri di non essere stati informati sui tempi della riparazione o di aver dovuto attendere a lungo prima di riavere il bene riparato o, ancora, di aver dovuto pagare le spese per la riparazione o per il trasporto anche per il prodotto in garanzia. Inoltre, i clienti hanno sottolineato la difficoltà di non trovare il soggetto a cui rivolgersi per l'assistenza: molti consumatori si rivolgono direttamente ai produttori, non sapendo che devono rivolgersi al venditore per far valere la garanzia legale della durata biennale. Spesso sono indirizzati dagli stessi venditori ai Centri di Assistenza Tecnica dei produttori, con il pretesto che in questo modo possono ottenere la riparazione in un tempo piu' breve. Con l'istruttoria l'Antitrust "interviene sull'illecito più diffuso" che viene compiuto spesso quandi si acquista un prodotto che poi risulta difettoso, commenta l'Aduc, una delle sigle di consumatori. "Il trucco - sostengono i consumatori - si basa sul fatto che esistono due garanzie, quella dei produttori (in media un anno, indicats nei depliant allegati al prodotto) e quella di legge (due anni, fornita dai commercianti sui vizi di produzione e/o conformità). Quest'ultima è regolata dalcodice del consumo e prevede che il venditore prenda direttamente in carico il problema e lo risolva in tempi congrui e senza costi per il consumatore. Invece, secondo l'Aduc, spesso la garanzia legale viene negata ai consumatori. *Da TGCOM

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