venerdì 26 giugno 2009

"COMMERCIOATTIVO" CHIEDE PIU' REGOLE E PIU' TUTELE

In una fase di grave crisi economica ed una così debole domanda dei consumi era già nell'aria che si procedesse ad un ulteriore anticipo dei saldi “di fine stagione”.
Ma ci chiediamo la fine di quale stagione? Se è vero che il 21 Giugno segna l'inizio dell'estate di certo si dovranno siglare i saldi con una diversa dicitura. Si chiede ai negozi di sacrificare quasi totalmente i margini mentre la merce è stata da poco consegnata e pagata a prezzo pieno.
Come se ciò non bastasse incalzeranno, come al solito le associazioni dei consumatori con l'allarmismo sui falsi saldi come se il cittadino-consumatore fosse completamente incapace di intendere o di scegliere un prodotto, ed i commercianti una banda di briganti pronti a “mordere “ il consumatore che fino a prova contraria è la fonte della loro sopravvivenza. Occorrono regole ora più che mai, a tutela degli esercenti onesti a tutela del consumatore e della dignità del nostro lavoro.
La questione vera è quella di una
revisione complessiva del sistema delle vendite straordinarie
e su questo esprimiamo la nostra disponibilità ad aprire un confronto anche in merito alla paventata liberalizzazione dei saldi.
Così facendo si avvantaggiano solo quei commercianti che si approvvigionano di merce in questo periodo a discapito di quelli che lavorano con il programmato, e a danno dei consumatori che non sempre possono percepire i meccanismi degli approvvigionamenti. Maggiormente colpiti i prodotti di qualità ,il prodotto italiano ,le piccole e medie imprese che producono e diffondono prodotti originali e si basano sulla vendita al dettaglio.
Il rammarico ulteriore è che
la base non è realmente rappresentata e i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Dunque ci chiediamo con chi si consultano le famose associazioni di categoria di rilevanza nazionale?.
L'esistenza stessa di "COMMERCIOATTIVO" è la dimostrazione palese della mancata o debole risposta ai bisogni di un commercio che non può in alcun modo soccombere ai voleri dei più forti ma necessita di un maggiore coinvolgimento.
Grave e significativa l'affissione dei manifesti dei saldi da parte del “commercio organizzato “ prima ancora che ciò fosse reso noto agli stessi esercenti dalle autorità preposte. I nostri posti di lavoro sostengono l'economia di una regione molto affidata al pubblico impiego e costituiscono un importante anello di congiunzione nel segno di un benessere economico locale e capillarmente diffuso.
Ebbene sì, senza etica né rispetto delle regole, non si può conservare l'amore per il proprio lavoro specialmente quando a parlare sono i piccoli esercenti che basano la loro vita sull'onestà e sulle energie proprie , rischiando ogni giorno su un mercato senza più confini né tutele. commercioattivo

1 commento:

Anonimo ha detto...

La linea tracciata dall'associazione CommercioAttivo è perfettamente condivisibile. Servono piu' regole certe per gli operatori del commercio uniche su tutto il territorio nazionale e tutele per il consumatore finale disorientato completamente dal proliferare di sconti ribassi e vendite promozionali.

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