martedì 21 febbraio 2012

La lettera di MIKIS THEODORAKIS ai popoli d'Europa: Esiste un complotto internazionale che ha come obiettivo la cancellazione del mio Paese..


Mikis Theodorakis
Mikis Theodorakis

LA LETTERA DI MIKIS THEODORAKIS AI POPOLI D’EUROPA.
Esiste un complotto internazionale che ha come obiettivo la cancellazione del mio Paese. Hanno iniziato nel 1975 con obiettivo la civiltà neo-greca, hanno continuato con la distorsione della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale ed adesso stanno cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di lavoro, la fame e la miseria.

Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarli, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni. Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà.
Fino al 2009 il problema economico non era grave. Le grandi ferite della nostra economia erano la spesa esagerata per la difesa del paese e la corruzione di una parte dei politici e dei giornalisti. Per queste due ferite, però, erano corresponsabili anche dei Paesi stranieri. Come la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti che guadagnavano miliardi di euro da noi con la vendita annuale di materiale bellico.
Questa emorragia continua, ci metteva in ginocchio e non ci permetteva di crescere, mentre offriva grandi ricchezze ai paesi stranieri. Lo stesso succedeva con il problema della corruzione. La società tedesca Siemens manteneva un settore che si occupava della corruzione dei nostri politici per poter piazzare i suoi prodotti sul mercato greco. Di conseguenza, il popolo greco è stato vittima di questo duetto di ladri, Greci e Tedeschi che si arricchivano alle sue spalle.
E’ evidente che queste due ferite potevano essere evitate se le leadership dei due partiti di potere (filo americani) non avesse raccolto elementi corrotti, i quali, per coprire l’emorragia di ricchezze (che erano prodotto del lavoro del popolo greco) verso le casse di Paesi stranieri, si sono rivolti a prestiti esagerati, con il risultato dell’ aumento del debito pubblico fino a 300 miliardi di euro, cioè il 130% del Pil.
Con questo sistema, le forze straniere di cui ho detto sopra, guadagnavano il doppio. Prima con la vendita di armi e dei loro prodotti e poi dai tassi d’interesse dei capitali prestati ai vari governi e non al popolo. Perché come abbiamo visto, il popolo era la vittima principale in ambedue i casi. Un esempio solo vi convincerà. I tassi d’interesse di un prestito di 1 miliardo di dollari che ha contratto Andreas Papandreou nel 1986 dalla Francia, sono diventati 54 miliardi di euro e sono stati finalmente saldati nel…2010!
Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa che aveva notato questa grande emorragia dei Greci a causa di spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquisto di vari armamenti dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri venditori ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato pubblicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli interessi dei Paesi suoi amici!
Nel 2008 c’è stata la grande crisi economica in Europa. Di conseguenza era normale che ne risentisse anche l’economia greca. Il livello di vita, abbastanza alto (eravamo tra i 30 paesi più ricchi del mondo), è rimasto invariato. C’è stata, però, la crescita del debito pubblico.
Ma il debito pubblico non porta obbligatoriamente alla crisi economica. I debiti dei grandi paesi come gli USA e la Germania, si contano in triliardi di euro. Il problema sta nella mancanza di crescita economica e di produzione. In tal caso, si può prendere prestiti dalle grandi banche con tasso fino al 5%, fino alla fine della crisi.
In questa posizione esattamente ci trovavamo nel 2009, quando c’è stato il cambio del governo nel Novembre ed è diventato primo ministro Giorgio Papandreou. Per capire cosa ne pensa oggi il popolo greco della sua politica catastrofica, vi dico questi due numeri: alle elezioni del 2009 il partito socialista ha preso il 44% dei voti. Oggi le proiezioni lo portano al 6%.
Papandreou avrebbe potuto affrontare la crisi economica (che rispecchiava quella europea) con prestiti dalle banche straniere con il tasso abituale, cioè sotto al 5%. Se avesse fatto questo, non ci sarebbe stato alcun problema per il nostro paese. Anzi, sarebbe successo l’incontrario perché eravamo in una fase di crescita economica.
Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto contro il proprio popolo dall’estate del 2009, quando si è incontrato segretamente con il Sig. Strauss-Kahn, con l’obiettivo di portare la Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale). La notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal Presidente del FMI.
Per arrivare, però, sotto il controllo del FMI, bisognava stravolgere la situazione economica reale del nostro paese, far impaurire le grandi banche ed alzare i tassi d’interesse per i prestiti a numeri proibitivi. Questa operazione meschina è iniziata con l’aumento falso del debito interno, dal 9,2% al 15%. Per questa operazione criminale, il Pm Sig. Peponis, ha chiesto 20 giorni fa, il rinvio a giudizio per Papandreou e Papakostantinou (Ministro dell’economia).
Ha seguito la campagna sistematica in Europa di Papandreou e del Ministro dell’economia che è durata 5 mesi, per convincere gli europei che la Grecia è un Titanic pronto per andare a fondo, che i greci sono corrotti, pigri e di conseguenza incapaci di affrontare i problemi del paese.
Dopo ogni loro dichiarazione, i tassi d’interesse salivano, al punto di non poter ottenere alcun prestito e di conseguenza il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea hanno preso la forma dei nostri salvatori, mentre nella realtà era l’inizio della nostra morte.
Nel Maggio del 2010 è stato firmato da un solo Ministro il famoso primo accordo di salvataggio. Il diritto greco, in questi casi, esige, per un accordo così importante, il voto favorevole di almeno tre quinti del parlamento. Pertanto, in sostanza, il primo accordo e la Troica che oggi governa in Grecia, agiscono in modo completamente illegale non solo per il diritto greco ma anche per quello europeo.
Dal quel momento fino ad oggi, se i gradini che portano alla nostra morte sono venti, siamo già scesi più della metà. Immaginate che con questo secondo accordo, per la nostra “salvezza”, offriamo a questi signori la nostra integrità nazionale e i nostri beni pubblici. Cioè Porti, Aeroporti, Autostrade, Elettricità, Acqua, ricchezze minerali ecc.; inoltre, i nostri monumenti nazionali come l’Acropolis, Delfi, Olympia, Epidauro ecc.perché con questi accordi abbiamo rinunciato ad eventuali rincorsi.
La produzione si è fermata, la disoccupazione è salita al 20%, hanno chiuso 80.000 negozi, migliaia di piccole fabbriche e centinaia di industrie. In totale hanno chiuso 432.000 imprese. Decine di migliaia di giovani laureati lasciano il paese che ogni giorno di più si immerge in un buio medioevale. Migliaia di cittadini ex benestanti, cercano nei cassonetti d’immondizia e dormono per strada.
Nel frattempo si dice che siamo vivi grazie alla generosità dei nostri “salvatori”, dell’Europa, delle banche e del Fondo Monetario Internazionale. In realtà, ogni pacchetto di decine di miliardi che viene addebitato alla Grecia, torna per intero indietro, mentre noi ci accolliamo nuovi incredibili tassi d’interesse. E siccome c’è bisogno di continuare a far funzionare lo Stato, gli ospedali, le scuole ecc. la troica carica di extra tasse (assolutamente nuove) gli strati più deboli della società e li porta direttamente alla fame. Una situazione generalizzata di fame, abbiamo avuto all’inizio dell’occupazione nazista nel 1941 con 300.000 morti in 6 mesi. Adesso rivediamo la stessa situazione.
Se si pensa che l’occupazione nazista ci è costata 1 milione di morti e la distruzione totale del nostro paese, com’è possibile per noi greci accettare le minacce della Sig.ra Merkel e l’intenzione dei tedeschi di installare un nuovo gaulaighter… e questa volta con la cravatta…
E per dimostrare quant’è ricca la Grecia e quanto lavoratori sono i greci, che sono coscienti dell’ Obbligo di Libertà e dell’amore verso la propria patria, basti ricordare l’epoca dell’occupazione nazista dal 1941 all’Ottobre del 1944. Quando le SS e la fame uccidevano 1 milione di persone e la Vermacht distruggeva sistematicamente il paese, derubando la produzione agricola e l’oro dalle banche greche, i greci hanno fondato il movimento di solidarietà nazionale che ha sfamato la popolazione ed hanno creato un esercito di 100.000 partigiani che ha costretto i tedeschi ad essere presenti in modo continuo con 200.000 soldati. Contemporaneamente, i greci, grazie al proprio lavoro, sono riusciti non solo a sopravvivere ma a sviluppare, sotto condizioni di occupazione, l’arte neo greca, soprattutto i settori della letteratura e della musica.
La Grecia ha scelto la via del sacrificio per la libertà e la sopravvivenza.
Anche allora ci hanno colpito senza ragione e noi abbiamo risposto con la Solidarietà e la Resistenza e ci siamo riusciti. La stessa cosa esattamente facciamo anche adesso ed abbiamo la certezza che il vincitore finale sarà il popolo greco. Questo messaggio mando alla Sig.ra Merkel ed al Sig. Shouble, dichiarando che rimango sempre amico del Popolo Tedesco ed ammiratore del suo grande contributo alla Scienza, la Filosofia, l’Arte e soprattutto alla Musica! E forse, la miglior dimostrazione di questo è che tutto il mio lavoro musicale a livello mondiale, l’ho affidato a 2 grandi editori tedeschi, “Schott” e “V.Breitkopf” con cui ho un’ottima collaborazione.
Ci minacciano di mandarci via dall’Europa. Ma se l’Europa non ci vuole 1 volta, noi, questa Europa di Merkel e Sarkozi, non la vogliamo 10 volte.
Oggi è domenica 12 Febbraio. Mi sto preparando per prendere parte con Manolis Glezos, l’eroe che ha tirato giù la svastica dall’Acropolis, dando così il segnale per l’inizio non solo della resistenza greca ma di quella europea contro Hitler. Le strade e le nostre piazze si riempiranno di centinaia di migliaia di cittadini che esprimeranno la propria rabbia contro il governo e la troica.
Ho sentito ieri il nostro Primo ministro – banchiere rivolgendosi al popolo greco, dire che “siamo arrivati all’ora zero”. Chi, però, ci ha portati all’ora ZERO in due anni? Le stesse persone che invece di trovarsi in prigione, ricattano i parlamentari per firmare il nuovo accordo, peggiore del primo, che sarà applicato dalle stesse persone con gli stessi metodi che ci hanno portato all’ora ZERO! Perché? Perché questo ordina l’FMI e l’Eurogroup ricattandoci perché se non obbediremo ci sarà il fallimento…
Qui assistiamo al teatro della paranoia. Tutti questi signori, che in sostanza ci odiano (greci e stranieri) e che sono gli unici responsabili della situazione drammatica alla quale hanno portato il Paese, minacciano, ricattano, ordinano con l’unico scopo di continuare la loro opera distruttiva, cioè di portarci sotto l’ora ZERO, fino alla nostra sparizione definitiva.
Siamo sopravvissuti nei secoli, in condizioni molto difficili ed è certo che se ci porteranno con la forza, con la violenza, al penultimo gradino prima della nostra morte, i Greci, non solo sopravvivranno ma rinasceranno. In questo momento, presto tutte le mie forze all’unione dinamica del popolo greco. Sto cercando di convincerlo che la Troika e l’FMI non è una strada a senso unico. Che esistono anche altre soluzioni. Guardare anche verso la Russia per una collaborazione economica, per lo sfruttamento delle nostre ricchezze minerarie, con condizioni diverse, a favore dei nostri interessi.
Per quanto riguarda l’Europa, propongo di interrompere l’acquisto di armamenti dalla Germania e dalla Francia. E dobbiamo fare tutto il possibile per prendere i nostri soldi, che la Germania ancora non ha saldato dal periodo della guerra. Tale somma ad oggi è quasi 500 miliardi di euro!!!
L’unica forza che può realizzare questi cambiamenti rivoluzionari è il popolo greco, unito in un enorme Fronte di Resistenza e Solidarietà, per mandare via la Troika (FMI e Banche) dal Paese. Nel frattempo devono essere considerati nulli tutti gli accordi illegali (prestiti, tassi d’interesse, tasse, svendita del Paese ecc.). Naturalmente, i loro collaboratori greci, che sono già condannati nella coscienza popolare come traditori, devono essere puniti.
A questo scopo (l’Unione di tutto il Popolo) mi sono totalmente dedicato e credo che alla fine ce la faremo. Ho fatto la guerra con le armi in pugno contro l’occupazione nazista. Ho conosciuto i sotterranei della Gestapo. Sono stato condannato a morte dai Tedeschi e sono vivo per miracolo. Nel 1967 ho fondato il PAM, la prima organizzazione di resistenza contro i colonnelli. Ho agito nell’illegalità contro la dittatura. Sono stato arrestato ed imprigionato nel “mattatoio” della dittatura. Alla fine sono sopravvissuto ancora.
Oggi ho 87 anni ed è molto probabile non riuscire a vedere la salvezza della amata patria. Ma morirò con la mia coscienza tranquilla, perché continuo a fare le mie battaglie per gli ideali della Libertà e del Diritto fino alla fine.
Mikis Theodorakis

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