SUMMIT MMT: ULTIMO GIORNO DI LEZIONI, ''E' ORA DI USCIRE DALL'EUROCRIMINE''
RIMINI - Si apre la seconda e ultima giornata del summit numero 2 dedicato alla Modern Money Theory (MMT), al pala 105 di Rimini.
Il convegno sull'economia organizzato dal giornalista Paolo Barnard ha coinvoltoWarren Mosler, Mathew Forstater eAlain Parguez, economisti di fama mondiale chiamati a spiegare al pubblico presente, che ha finanziato il convegno, le soluzioni per uscire dall'Euro e dalla crisi che ha investito l'eurozona.
Dopo la lunga sessione di ieri, nel corso della quale gli economisti hanno spiegato i motivi della crisi europea e fornito le 'armi' per uscirne, come il ritorno alle sovranità monetarie e della spesa a deficit positivo per i Paesi dell'Unione, si torna oggi sul palco del palasport riminese per la sessione conclusiva delle lezioni e per la parte dedicata alle domande del pubblico agli economisti.
Prima di iniziare e dopo la performance di Forstater, che ha 'suonato' a parole il 'blues della Mmt', Barnard ha lasciato la parola a Rossella Giavarini, imprenditrice di Parma e presidente di Reimpresa, associazione che si è fatta promotrice del summit.
"Non lasceremo distruggere le nostre imprese - ha dichiarato la Giavarini - quello che sta succedendo alle nostre aziende è un crimine, ma noi non siamo delle multinazionali potenti, noi siamo persone che hanno
lavorato sempre. Chiediamo a tutti gli imprenditori, alle casalinghe, ai giovani, alle persone comuni, di unirsi a noi in questa lotta per salvare l'Italia".
TERREMOTO EMILIA: GIAVARINI, ''LO STATO NON AIUTA L'ECONOMIA, E' DEVASTANTE''
Ad AbruzzoWeb, la Giavarini ha rilasciato delle dichiarazioni sulla situazione dell'Emilia terremotata.
"L'Emilia è una regione particolarmente attiva - afferma l'imprenditrice - la parte produttiva in cui è avvenuto il terremoto rappresenta un pezzo notevole del prodotto interno lordo. I segnali negativi ci sono. Da quello che so attaverso gli imprenditori, non si muove nulla, non ci sono aiuti consistenti per la ripresa, doveva essere il primo posto a ricevere aiuti. Lo Stato non immette denaro per riattivare l'attività produttiva, per aiutare i terremotati deve invece alzare le accise della benzina. Questo credo sia sconcertante, per non dire devastante".
"Sul terremoto dell'Aquila - continua - vedo che c'è chi esalta e chi demolisce gli interventi fatti. Non so quale sia la realtà di questa politica in cui c'è contesa e non unità, non saprei cosa rispondere".
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