mercoledì 3 marzo 2010

Largo alla filiera corta e ai prodotti di qualità



Approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulle ‘Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli provenienti da filiera corta e di qualità'. Il testo mira infatti a promuovere la vendita diretta dei prodotti incentivando la nascita dei mercati degli agricoltori. "Una realtà, questa - afferma il presidente regionale della Coldiretti del Molise, Amodio De Angelis - che sta prendendo sempre più piede anche nella nostra regione dove vari sono i farmer market attivi". Nel dettaglio il testo approvato dal CdM definisce: i principi fondamentali in materia di mercati agricoli riservati alla commercializzazione da parte degli imprenditori agricoli, promuove la domanda e l'offerta dei prodotti agricoli a ‘chilometro zero' (coltivati entro un raggio di massimo 50 km dal luogo di commercializzazione), provenienti da filiera corta e dei prodotti agricoli di qualità nonché lo sviluppo locale e una migliore conoscenza delle caratteristiche dei processi di trasformazione e delle tradizioni produttive. Il testo prevede anche agevolazioni per incentivare la diffusione della filiera corta. Fra queste spicca una notevole agevolazione fiscale (circa il 50%) sui costi burocratici per la realizzazione di grandi strutture di vendita, qualora il realizzatore dell'opera si impegni a vendere, su base annua, il 30% di prodotti di qualità e provenienti della ‘filiera corta'.

"I farmer market - spiega il direttore regionale della Coldiretti del Molise, Angelo Milo - costituiscono una forma di vendita innovativa che sta incontrando il gradimento dei consumatori e l'interesse degli agricoltori". Secondo i dati della Coldiretti, in Italia sono infatti già oltre 500 i mercati degli agricoltori di ‘Campagna Amica', con un aumento del 360 per cento nell'ultimo anno. Secondo i dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al 2009, invece, la vendita diretta in campagna o nei mercati è anche l'unica forma di distribuzione commerciale che ha registrato una crescita battendo nell'alimentare negozi, hard discount e ipermercati, grazie ad un incremento dell'11 per cento del valore delle vendite, per un totale stimato in 3 miliardi di euro, a fronte di un calo generale dell'1,5 per cento per gli alimentari.

Il presidente De Angelis si è infine mostrato molto soddisfatto del successo che sta riscuotendo questo tipo di vendita al dettaglio sottolineando che: "gli acquisti diretti vanno a beneficio sia delle imprese agricole che dei consumatori i quali possono così garantirsi una spesa sicura e di qualità al giusto prezzo. Ciò - ha aggiunto - è anche un'occasione per riscoprire i veri sapori della tradizione italiana senza cadere nell'inganno del falso Made in Italy. Tutto questo - ha concluso - costituisce un buon passo avanti nel nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana che, con il coinvolgimento dei mercati di Campagna Amica, Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli

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