giovedì 16 febbraio 2012

“Molisani, non frignate. Risarcimenti per neve? Convengono alla mala politica” - Primonumero.it

Emergenza dignità

“Molisani, non frignate. Risarcimenti per neve? Convengono alla mala politica”
Edoardo Falcione, dalla presidenza di Assindustria, si appella alla dignità dei corregionali: “Una volta tanto non facciamo i piagnoni meridionali e diamo un segnale di senso di responsabilità”. Per non ripetere la questua degli indennizzi e dei facili (e a volte truffaldini) risarcimenti, come accaduto per le calamità terremoto e alluvione. “La Regione eviti di indennizzare i danni utilizzando risorse già destinate al Molise per altre finalità. Anche perché chi ci guadagna davvero in queste situazioni è la classe politica, che in questo modo conquista l’elettorato”.
di Giovanni Daniele

Emergenza neve sì, ma fino a un certo punto. Il peggio sembra passato, meteorologicamente parlando, e come ogni postumo da bollino rosso la macchina della conta dei danni e dell’attesa dei risarcimenti sta già scaldando i motori. «Bisogna fare attenzione, valutiamo con trasparenza e coscienza, non facciamo sempre i soliti meridionali pronti ad alzare la voce quando si tratta di chiedere soldi».

martedì 14 febbraio 2012

IL PREFETTO DI CAMPOBASSO ACCOGLIE LE ISTANZE DI POSTICIPARE IL PAGAMENTO DEI TRIBUTI AVANZATE DALLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E DI CATEGORIA LOCALI..


Con una tempestiva nota inoltrata questa mattina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli Interni, la Prefettura di Campobasso ha segnalato l’opportunità di accogliere l’istanza avanzata dalle associazioni imprenditoriali e di categoria locali e dal vice-presidente della commissione regionale attività produttive circa il posticipo dei termini di pagamento degli oneri sociali, ritenute IRPEF, IVA, contributi INPS e INAIL dal 16 febbraio a fine mese, nonché prorogare le azioni forzose di recupero credito intraprese dall’Agenzia delle Entrate, da Equitalia e dagli Istituti di Credito, per alleviare i disagi delle piccole imprese e delle aziende commerciali, dell’artigianato e di altri settori economici. Il prefetto di Campobasso Trotta, ritiene che queste istanze siano " meritevoli di considerazione", come quella di CommercioAttivo che ha proposto una rateizzazione senza aggravio di interessi.  “La sensibilità istituzionale del Prefetto – commenta il consigliere del Pd Michele Petraroia – conferma l’opportunità di agire unitariamente e con massimo senso di responsabilità a tutti i livelli per offrire risposte concrete ad un territorio provato da una calamità eccezionale che si è sommata alla pregressa situazione di crisi che già assillava la rete delle piccole imprese locali. Bisogna insistere con queste modalità di azioni sinergiche, costruttive e tempestive, per cogliere i giusti riscontri nazionali e aiutare le aziende molisane a risollevarsi dalle difficoltà di questi giorni”.

La democrazia può anche fallire - Corriere.it

Una importante riflessione.... 

CRISI DEL DEBITO ED EFFETTI POLITICI

La democrazia può anche fallire

Le crisi obbligano a bagni di umiltà. Con la più grave crisi dai tempi della Grande Depressione si è dissolta, almeno temporaneamente, l'arroganza intellettuale con cui in tanti (esperti, governi, autorità internazionali), fino a ieri, spiegavano il mondo e proponevano le loro infallibili ricette e previsioni sul futuro. Le crisi svelano ciò che resta di solito celato ma è vero anche in tempi più tranquilli: i fattori in gioco, fra loro interagenti, sono troppo numerosi perché siano possibili spiegazioni «onnicomprensive» nonché affidabili previsioni sul futuro stato del mondo.

Soprattutto, restano imprevedibili gli esiti delle continue influenze reciproche fra politica e economia. Ciò non toglie però che se non si considerano quelle influenze reciproche si capisce poco o nulla della crisi in corso. Si pensi al viaggio di Mario Monti negli Stati Uniti. Il successo che il nostro primo ministro ha ottenuto nei suoi incontri col mondo politico e finanziario

domenica 12 febbraio 2012

LO TSUNAMI IN GIAPPONE? PARE NON ESSERCI MAI STATO 11 mesi fa uno spaventoso Tsunami colpì il Giappone devastando il paese. Oggi, la maggior parte dei detriti è stata rimossa e la vita sembra tornata alla normalità ( E a dire che il debito pubblico del Giappone è al 220% ed in 11 mesi hanno ricostruito tutto, il debito pubblico greco e' al 135% e sta per fallire?........)

Quando il Giappone fu colpito dal terremoto che scatenò un devastante tsunami,
era il marzo scorso, le immagini del disastro fecero il giro del mondo. 

Oggi, ad appena 11 mesi di distanza, l'instancabile lavoro di ricostruzione
ha completamente rivoluzionato quel tragico spettacolo, trasformando le zone
colpite in aree pulite e sicure. 

Un gruppo di fotografi ha fatto ritorno nei luoghi del tremendo avvenimento 
realizzando questi scatti mozzafiato che dimostrano il cambiamento avvenuto 
in questo ristretto arco temporale. 
11 mesi fa uno spaventoso Tsunami colpì il Giappone devastando il paese. Oggi, la maggior parte dei detriti è stata rimossa e la vita sembra tornata alla normalità








































Fonte: Daily Mail 

giovedì 9 febbraio 2012

Umbria, regione d'usura - CRONACA

ESTORSIONE

Umbria, terra d'usura

Piccole imprese nel mirino: nel 2011 160 richieste d'aiuto.

di Francesco De Augustinis
Un tessuto economico fatto di piccole e piccolissime imprese, schiacciate tra l'aumento dei prezzi delle forniture e la stretta dell'accesso al credito, a fronte di piccoli capitali finanziari su cui poter contare.
È questa la principale caratteristica che in tempo di crisi fa dell'insospettabile Umbria terreno fertile per la crescita dell'usura.
CIRCA 160 IMPRENDITORI HANNO CHIESTO AIUTO. «In questi giorni stanno aumentando vistosamente le nostre pratiche», ha detto Roberta Bernasconi, della Fondazione Umbria contro l'Usura. «In genere si tratta di persone fisiche o piccole ditte, spesso a conduzione familiare, che accumulano troppi debiti e non riescono più a sostenere le rate».
Nel 2011 la Fondazione ha svolto circa 160 audizioni di privati e piccoli imprenditori che

lunedì 6 febbraio 2012

LETTERA APERTA INVIATA AL PRESIDENTE IORIO, AL PREFETTO TROTTA ED AL MINISTRO CORRADO PASSERA SULLO STATO DI EMERGENZA IN MOLISE: Commercio paralizzato.

Al Presidente della Regione Molise Dr. Angelo Michele Iorio
Al Prefetto di Campobasso Dr . Stefano Trotta
Ministro dello Sviluppo Economico Dott. Corrado Passera
p.c.
Dipartimento Protezione Civile Nazionale Dr. Franco Gabrielli
Assessore attività Produttive Dr. Michele Scasserra
2° commissione Lavoro e Attività Produttive Regione Molise
Ai Sindaci di Campobasso, Isernia e Comuni delle Provincie


Campobasso, 6 Febbraio 2012
OGGETTO: STATO DI EMERGENZA IN MOLISE COMMERCIO PARALIZZATO.

Facciamo seguito alla tempestiva ordinanza del Presidente della Regione Molise per lo stato di emergenza e calamità che ha colpito la nostra regione per sottolineare le conseguenti penalizzazioni che stanno affrontando tutte le attività economiche del Molise.

Il settore commercio in particolare, già provato dalla pesante congiuntura economica che vede il Paese in fase recessiva, ha di

venerdì 3 febbraio 2012

Il senso delle liberalizzazioni Un articolo un po' complesso ma chiarificatore della attuale situazione economica

Le liberalizzazioni di Monti non porteranno nessuna crescita, però molta più equità. Finiranno molti soprusi a danno dei cittadini, commessi da “poteri forti” grandi e piccoli, che rendevano la vita difficile e cara. Caleranno le rendite estratte – ai consumatori – da professionisti, commercianti, e imprese protette da mille barriere all’ingresso, opacità e vantaggi informativi, regolamenti, cartelli e strutture oligopoliste.
Dal punto di vista della crescita e dell’occupazione, invece, non accadrà nulla. Le liberalizzazioni infatti razionalizzano il sistema produttivo: il lato dell’offerta. Ma il Pil, fino al 2016 e oltre, dipenderà unicamente dal livello della domanda aggregata. Le imprese sono già in grado di produrre 100: producono 90 perché nessuno acquista di più. Portare la capacità produttiva da
100 a 110 non ha dunque effetti sul PIL. Chi sostiene il contrario o ragiona a livelli “inferiori”, o ragiona a livelli “superiori”, oppure mente.
Il primo caso è molto diffuso. E’ incredibile quanti economisti confondano la domanda con l’offerta. Questa

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