«A fine 2010 ho trovato i capannoni giusti dove sistemare i macchinari, nel 2011 ho ricominciato a lavorare. Ho preso con me, poco per volta, 15 ex dipendenti della Metal Welding Wire. Eravamo diventati amici, ci frequentavamo dopo lavoro». Ora tutto sembra girare per il meglio. «Abbiamo le nostre soddisfazioni, pago i fornitori e gli stipendi, lavoro c’è». Nonostante l’assenza di istituzioni e banche. «Il mondo istituzionale non si dovrebbe solo presentare ai funerali degli imprenditori suicidi o davanti alle telecamere per promettere aiuti - conclude Stangalini - dietro ogni gesto estremo ci sono decine di persone che rimangono senza lavoro, gente che sta male. Puoi avere il miglior progetto, ma senza garanzie nessuno ti dà una mano. Per quanto riguarda le banche le dico questo: un istituto di credito mi ha chiesto un deposito di garanzia di 150 mila euro per darmi un prestito di 150 mila euro. Volevano da me la cifra che avrebbero dovuto prestarmi». Chissà Kafka cosa avrebbe detto.
Enrico Albertini
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