giovedì 27 novembre 2014

UN INDUSTRIALE CON IL CUORE E CON L'AMORE PER L'ITALIA .CAMBIARE SI PUO'.

Cucinelli: Un parco e l’oratorio
al posto dei capannoni industriali
L’imprenditore umbro ha presentato il suo progetto «Per la bellezza»
che finanzierà con la fondazione privata. di Maria Teresa Veneziani


shado

Come si può far tornare l’Italia verde? Distruggendo il cemento. Dove oggi ci sono
sei capannoni industriali di 240 metri cubi (35.000 metri quadrati), su un totale di
11 ettari di terreno, sorgeranno tre parchi. E’ questa l’ultima utopia di
Brunello Cucinelli. Un’utopia che però diventerà realtà tra un anno e mezzo.
L’imprenditore ha presentato il nuovo piano d’impegno sociale insieme all’amico
architetto paesaggista Massimo De Vico al Piccolo teatro di Milano, davanti a una
platea internazionali. Un progetto decisamente ambizioso che — tiene a precisare
l’imprenditore del cashmere — viene finanziato dalla Fondazione di famiglia
(Brunello e Federica, la moglie) e non peserà in alcun modo sull’azienda quotata
in borsa.
Il «Progetto per la bellezza», questo il nome del piano, prevede la realizzazione di
tre parchi ai piedi dell’antico borgo medioevale di Solomeo, che Cucinelli restaurò
nel 1985 per farne la sede della sua azienda pensata con biblioteca, mensa per i 
dipendenti, scuola d’artigiano. E che ha dato vita anche alla costruzione di un teatro
Palladiano. «Guardando l’insediamento industriale mi venne il desiderio che dalla
sommità del colle il giardino di Solomeo si estendesse fino in valle. Da qui l’idea
di dismettere questi opifici per riportare
la terra alla sua millenaria natura».
«Non verrà chiusa alcuna fabbrica in attività — spiega — . Quattro capannoni erano
già in vendita e i titolari dei due adibiti allo stoccaggio hanno accetto di trasferirsi in
una zona industriale poco più a valle». Accanto al parco dell’Industria ci sarà il parco
dell’Oratorio Laico, con un piccolo stadio senza barriere, immerso in sei ettari di
boschetti e prati, dove i ragazzi potranno allenarsi. «Organizzeremo anche un
campionato con le squadre di tutti i Paesi, israeliani, palestinesi... Un bel modo per
dialogare», prosegue Cucinelli ricordando la sua gioventù all’oratorio, sollevato di
poter indossare i panni di presidente dei pulcini («Non ne potevo più di andare a
giocare a calcetto la domenica»). Accanto, a completare l’area verde, ci sarà il Parco
Agrario: settanta ettari di terreno destinati a orti, vigneti, oliveti e frutteti oltre a
coltivazioni di grano, mais e girasole che riforniranno la mensa dell’azienda 
e la gente del borgo. «Nel parco dell’industria si promuoverà la dignità del lavoro,
in quello dell’oratorio si valorizzerà il nostro futuro e nell’agrario si potenzierà la
natura sostenibile e bella, ridando dignità alla campagna». Cita San Paolo
«Ci dice di unire il progetto con il dono. Si raccomanda di non
essere gelosi della proprietà». Ma racconta che a ispirarlo è soprattutto il
nonno con la domanda più spiazzante: «Vuoi diventare il più ricco del cimitero».
Non si sbilancia quando gli si chiede se pensa che il suo esempio sarà seguito
da altri imprenditori. «Non è un problema d’impresa o politico, ma dell’essere
umano... Come ricorda il Dalai Lama “Ci sono solo due giorni dell’anno in cui 
non puoi fare niente, ieri e domani”. C i sono tante fabbriche sfitte, perché non 
cominciamo a restaurare quelle invece di costruirne di nuove? Certo costa un po’ 
di più ma alla fine ne guadagneremo tutti». Il messaggio per i colleghi è chiaro.

Nessun commento:

OLD-POST: