DOMENICA
3 MARZO 2013
GIORNATA EUROPEA PER LE DOMENICHE LIBERE DAL LAVORO
CommercioAttivo continua la sua battaglia contro la liberalizzazione delle aperture domenicali con la campagna nazionale “LIBERA LA DOMENICA” con Federstrade Roma insieme alla Confesercenti Nazionale, ed alla Conferenza Episcopale Italiana, con una raccolta firme che fino a tutto Aprile p.v. per avanzare una proposta di legge di iniziativa popolare che sarà portata in Parlamento per abolire l'Art. 31 del Decreto Salva Italia in cui Governo e Parlamento hanno praticamente deciso che negozi e supermercati possono restare aperti 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana festivi compresi. Il risultato è che si stanno uccidendo migliaia di botteghe, ponendo sul lastrico tante famiglie, facendo perdere tanti posti di lavoro, desertificando i centri urbani senza contare la perdita di ogni equilibrio familiare e sociale. La grande distribuzione organizzata dispone in Italia di 18.976 punti vendita e nel 50% dei casi potevano già effettuare un congruo numero di aperture festive. A nulla sono serviti i ricorsi alla Corte Costituzionale delle regioni più fiorenti d’Italia:Lombardia , Toscana, Piemonte,Veneto. Ci resta solo la speranza della nostra proposta di legge da presentare al nuovo Parlamento. Per poter firmare rivolgersi alla propria sede comunale o presso le maggiori parrocchie. Restituire la domenica alle famiglie. Perché il lavoro di domenica, come ha ricordato l’arcivescovo di Campobasso-Boiano Giancarlo Bregantini (che presiede la Commissione CEI per i problemi sociali, la giustizia e la pace), «si traduce nella triste domanda di tanti bambini: mamma, ma neanche oggi stai con me?».
Abbiamo
aderito alla European
Sunday Alliance
per rafforzare la nostra battaglia. Questo organismo nasce nel giugno
del 2011 ed ha sede a Bruxelles , rappresenta una rete di circa 80
organismi dai sindacati alle chiese cristiane ed unisce tutti i Paesi
europei nel contrasto al lavoro festivo nel commercio. Lo
scopo è garantire il valore del tempo libero per tutte le società
europee.
La deregulation porta solo danno alla economia del commercio, aumento
delle spese di gestione e la perdita dei diritti dei lavoratori del
settore.
La Chiesa spinge da tempo per un maggior rispetto della domenica come giorno dedicato al riposo ed alla preghiera. Anche il nostro Papa Emerito, Benedetto XVI ha più volte invitato i fedeli a riscoprire la domenica “come giorno di Dio e della comunità”. In Europa il sostegno arriva anche da altre confessioni religiose che hanno giorni diversi dedicati al riposo ed alla preghiera. La nostra è una battaglia in difesa dei piccoli imprenditori letteralmente mangiati dalle lobby più potenti, è la difesa per il nostro lavoro ,della nostra vita e quella delle nostre famiglie.
Sincronizzazione
dell’orario di lavoro: Le
attuali pratiche e legislazioni sia a livello UE che degli Stati
Membri devono essere migliorate. La sincronizzazione dell’orario di
lavoro, la quale include le Domeniche libere dal lavoro, è cruciale.
Solo se ciò si realizza, la salute, la sicurezza e la dignità di
tutti i cittadini possono essere promossi. Solo in questo modo tutti
i cittadini saranno in grado di conciliare la loro vita personale,
familiare e professionale. Solo attraverso tale elemento la coesione
sociale viene assicurata, consentendo ciò alle persone, siano esse
datori di lavoro o lavoratori, di riunirsi.
Anno
Europeo dei Cittadini 2013: che
sia per arricchimento culturale o per benessere spirituale o per il
fatto che le persone partecipino a servizi religiosi in Chiesa, a
club sportivi, ad eventi familiari o ad organizzazioni della società
civile: la Cittadinanza merita tempo! Le Domeniche libere dal lavoro,
così come un orario di lavoro sincronizzato, sono una dimostrazione
chiara e visibile del fatto che le persone e le nostre società non
dipendono solo dal lavoro e dall’economia. Questa idea di una
Giornata Europea per le Domeniche libere dal lavoro crescerà di anno
in anno.
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