sabato 14 luglio 2012

In Spagna torna la peseta e fa la fortuna di un villaggio galiziano. Perche' in Italia non è più possibile cambiare le vecchie lire? Perchè non si ripristina il cambio a tempo indeterminato per dare la possibilità di rispolverare i "piccoli tesoretti " in lire esistenti nelle famiglie? In tempi di crisi servono idee giuste, per stimolare i consumi.



Nei cassetti degli spagnoli restano ancora più di 284
miliardi di vecchie pesetas,
per un controvalore di 1,7 miliardi di euro.
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Lo sanno bene nel piccolo comune di Salvaterra de Miño, un villaggio della Galizia al confine con il Portogallo.
Dal mese d’ottobre la locale Camera di Commercio ha deciso di far accettare la vecchia moneta nei negozi.
“Il programma di riutilizzo della peseta è stato esteso da uno a tre mesi e vogliamo prolungarlo per altri 30 giorni- spiega Alejandra Rivas, membro della camera di Commercio di Salvaterra – Fino a quando le persone provenienti da altre località verranno a comprare con la vecchia moneta, il programma continuerà”.
La peseta si gode qualche altro mese di vita e – in un anno nero per l’euro – fa la fortuna degli esercenti di questo villaggio di 9mila abitanti.
“La gente è entusiasta del programma, perché può usare nuovamente le Pesetas – diece un esercente -Sembra di poter comprare le cose gratis”.
Nessuna marcia indietro sull’euro, l’idea è nata perché la Banca di Spagna è l’unico istituto europeo ad eseguire il cambio di pesetas a tempo indeterminato.
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