giovedì 3 febbraio 2011

CHIEDIAMO ALLA POLITICA UN ATTO DI CORAGGIO E DI ORGOGLIO MOLISANO PER SUPERARE IL GRAVE MOMENTO DI STALLO DELL'INTERO COMPARTO ECONOMICO

La petizione popolare avviata da CommercioAttivo sta raccogliendo  un numero di adesioni davvero importante anche dal punto di vista della sensibilizzazione del consumatore attento che vuole continuare a godere di una ampia gamma di scelta merceologica e di un servizio alla clientela accurato e personalizzato.
Grande il desiderio del consumatore di riappropriarsi della città non solo dal punto di vista commerciale, ma anche di tutti quegli stimoli che da sempre hanno caratterizzato piazze, strade e città. Clienti preoccupati di perdere i loro punti di riferimento storici, i negozi di qualità, le botteghe   
che  da sempre costituiscono peculiarità e caratteristica territoriale e che meriterebbero di vivere in un contesto di maggior cura ed accoglienza  sia per  i residenti che per i visitatori.

La comodità indiscussa del negozio sempre aperto, non rappresenta dunque una necessità così globale ed è grande la comprensione per la minaccia alla qualità della vita dei lavoratori del commercio.

Equilibrio dunque tra cittadini-consumatori ed esercenti  in serena convivenza e sussidiarietà convinti di scambiarsi utilità e solidarietà nel contributo indispensabile alla conservazione della economia locale.

I moduli della petizione per la raccolta delle firme, sono reperibili nei negozi della città, o presso la sede di CommercioAttivo, Via Roma 57 Campobasso,  oppure scaricabili dal sito web dell'Associazione all'indirizzo: commercioattivo.blogspot.com.

Sollecitiamo l'attenzione a tutto il territorio regionale, ricordando che i negozi di vicinato dei piccoli comuni non sono comunque soggetti ad alcuna limitazione e che la suddetta richiesta è rivolta alle grandi strutture di vendita.

Il numero di 32 + 3 festività lavorative già esagerato ha purtroppo registrato da parte di alcuni Sindaci (Isernia e Montenero di Bisaccia), richieste scandalose di completa liberalizzazione in onore di un paventato progresso e modernità  che non trova sostegno né  nel grave impoverimento delle famiglie molisane né nella capacità attrattiva del territorio, troppo spesso violato, troppo spesso svenduto al miglior offerente.

Le migliaia di posti di lavoro a rischio nel piccolo commercio, la non facile ripresa dei consumi neppure nel periodo dei saldi chiedono con urgenza alla politica regionale un atto di coraggio e di orgoglio molisano per superare il grave momento di stallo dell'intero comparto con  misure innovative per la tutela del territorio, il sostegno alle imprese ed alle famiglie ed un riequilibrio della tassazione regionale.

Ci permettiamo inoltre di sottolineare il grave silenzio nel merito, della Camera di Commercio quale “casa delle imprese molisane”. Chiediamo la pubblicazione dei dati del saldo ultimo tra aperture e cessazioni per un più completo quadro della situazione del commercio regionale ed un incontro urgente presso la sede camerale con le parti interessate, per fare il punto della situazione.

In conclusione le imprese del commercio regionale hanno bisogno di uscire dall'angolo d'ombra della crisi ma di certo potrà accadere  con un impegno che vada oltre la politica e che guardi finalmente al valore della dignità umana.

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