lunedì 26 aprile 2010

LETTERA APERTA alle AUTORITA' REGIONALI del COMMERCIO: LA DOMENICA E' SACRA PER L'EUROPA, NON PER IL MOLISE....

AL Presidente Commissione Commercio  Regione Molise
All'Assessore Attività Produttive Regione Molise
Ai Componenti commissione commercio Regione Molise
Al Presidente della Camera di Commercio di Campobasso
Agli Organi d'informazione locale
  
In merito all'intervista rilasciata a Tele Regione il 22 Aprile u.s. dal Presidente della Commissione Commercio della Regione Molise non possiamo che rilevare con rammarico l'ostinazione da parte dell'Ente a non tenere in nessuna considerazione gli esiti della lunga concertazione.
L'aggravarsi della crisi economica, l'evidente sofferenza del commercio locale, il proposito di rivedere le proposte iniziali da parte di alcune confederazioni di rilevanza nazionale nonché la posizione netta e coerente dei Sindacati e di CommercioAttivo sin dalle prime battute non hanno sortito una rivisitazione della posizione di codesta Commissione.
Il piccolo commercio non viene depauperato soltanto dalle posizioni dominanti della grande distribuzione e dalla diffusione sul territorio di outlet o da forme di commercio sleale o addirittura illegale, ma anche dall'evidente presa di posizione di Amministratori Regionali a cui evidentemente non interessano proprio i reali problemi della categoria.
Le tante chiusure di attività, il crescente bisogno di credito bancario, i numerosi posti di lavoro persi nelle forme di commercio tradizionale non sono meno gravi della crescente disoccupazione che incombe sulla nostra Regione nei diversi comparti produttivi nonché dai tagli al sistema sanitario e scolastico.
E' fondamentale conservare la produttività locale migliorando gli scambi con le realtà limitrofe e le infrastrutture, senza le quali l'isolamento del Molise sarebbe una certezza. Nel contempo bisognerà tentare in ogni modo di non perdere le forze giovani e ciò accadrà solo se saremo pronti ad utilizzare i punti di forza del territorio puntando su agricoltura, commercio e turismo. Se non cresce la capacità di spesa non si vedranno benefici dal provvedimento e lo testimoniano le chiusure di attività, anche di una certa dimensione, all'interno dei centri commerciali della fascia costiera dove si gode delle aperture festive riferite alle zone balneari e turistiche.
Teniamo a precisare che già 27 membri del Parlamento Europeo sono in forte opposizione al lavoro domenicale considerato gravemente lesivo nei confronti della salute dei lavoratori e nei confronti della sopravvivenza degli equilibri familiari, dei rapporti interpersonali. Un giorno universalmente accettato come festivo in tutto il mondo muove altri tipi di economia che pure vanno considerati. In allegato l'esito e la documentazione relativa alla protesta del Parlamento Europeo in merito alla nuova Direttiva dei servizi.
Gradite cordiali saluti. CommercioAttivo

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