sabato 13 giugno 2009

MOLISE IN COMA PROFONDO - lo stodio di Bankitalia sull'andamento regionale:

Una performance che non si discosta dalla tendenza nazionale. E dunque è negativa.L'andamento del sistema economico molisano, nello spaccato disegnato dagli analisti del Servizio studi economici e finanziari della Banca d'Italia, fa registrare nel 2008 una flessione del prodotto interno lordo pari all'1%. Una situazione che, nelle parole del rapporto di sintesi distribuito nell'aula dell'Università del Molise dove è stato presentato, viene definita come un . Senza peraltro che si siano messe in campo misure reali per fronteggiare la crisi. Nelle parole, durissime, di Enrico Colavita, vicepresidente di Assindustria, c'è tutta la contrarietà ad una politica del governo regionale che resta solo sulla carta. .Un attacco frontale alla giunta, all'assessore Vitagliano, presente in sala. Che ha poi replicato, ma il piatto, con il boccone avvelenato, era già servito.I dati di Svimez e Prometeia evidenziano come il peggioramento dell'economia molisana riguarda tutti i settori produttivi. .Secondo l'indagine di Bankitalia, nell'anno appena trascorso il 60 per cento delle imprese industriali intervistate ha dichiarato di aver risentito in misura rilevante della crisi.I dati, freddi e incontrovertibili, snocciolati da Pietro De Matteis e da Daniele Franco, presentati dal direttore della filiale di Bankitalia di Campobasso Laura Piccarozzi, restituiscono la fotografia di un sistema in affanno, colpito dalla congiuntura negativa generale, ma anche vessato dalle lacune infrastrutturali e da ritardi mai colmati. Il dibattito è partito da qui. Da , da . Per poi allargarsi alle esportazioni . Anche nel settore delle costruzioni si è consolidato il rallentamento. Nel mercato immobiliare ci sono state meno compravendite. Di conseguenza si sono fermati anche i consumi e, dopo due anni di segno positivo, è tornata a soffrire anche l'occupazione.Il punto più dolente resta quello dell'accesso al credito.L'istituto di via Nazionale conferma nella relazione come .Su questo si è innestata soprattutto la presa di posizione di Colavita. Sulla difficoltà per le imprese di accedere a finanziamenti e prestiti dalle banche. Un elemento, quello del più agevole accesso al credito, che il governo Iorio aveva in effetti annunciato di voler realizzare. Come anche di concretizzare una serie di misure che avrebbero aiutato le aziende a uscire dal guado.Invece, ha puntato l'indice Colavita, di reale non c'è nulla. Un giudizio severo, quello degli industriali sul governo Iorio, che non si ferma dunque ai temi della sanità. Ma si allarga fino a ricomprendere anche la sua politica di programmazione e sviluppo.

Nessun commento:

OLD-POST: