martedì 31 maggio 2011

Negozi aperti a Campobasso per i festeggiamenti del: 2 giugno 2011 Festa della repubblica e 26 giugno 2011 Corpus Domini.

A seguito dei festeggiamenti, del 2 giugno 2011 per il 65° anniversario della Festa della Repubblica nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia e 26 giugno 2011 per il Corpus Domini, il Comune di Campobasso ha dato la facoltà alle attività cittadine, di poter restare aperti con i propri negozi.

Per il 2 giugno 2011 si ricorda che i festeggiamenti sono stati organizzati e promossi dalla Prefettura di Campobasso tra cui il concorso vetrinistico per la festa della repubblica al quale hanno aderito numerosi esercizi del centro cittadino, al fine dare maggiore risalto ad una ricorrenza sentita da tutti.

Per il 26 giugno 2011 il Corpus Domini, festa simbolo della città di Campobasso, era doveroso poter accogliere con i negozi aperti, i numerosissimi visitatori che giungono da ogni parte per vedere la storica sfilata dei Misteri.

domenica 29 maggio 2011

Dal 30 Maggio al 5 Giugno 2011 a Campobasso, Concorso Vetrinistico dedicata al 65° anniversario della Festa della Repubblica nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia


L'associazione “CommercioAttivo” Aderisce con gioia al  cortese  e gradito invito del Prefetto di Campobasso Dr. Stefano Trotta  a partecipare con i propri iscritti, ad un concorso per una vetrina dedicata al 65° anniversario della Festa della Repubblica nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ci permettiamo di esprimere il nostro plauso  per averci ritenuti importante cornice della Città di Campobasso.

Ritenendo giusto e doveroso mostrare partecipazione civile nel rispetto delle Istituzioni  e del nostro sentimento Nazionale, dal 30 maggio al 5 giugno 2011, tutte le

lunedì 16 maggio 2011

A PROPOSITO DI ELEZIONI... LA METAFORA DEI DUE GELATAI.....

Se abbiamo una spiaggia lunga 1 km e ci devono stare due gelatai dove si metteranno? Potrebbero mettersi a 250m dagli estremi, così ogni bagnante avrà al massimo 250m da fare. Ma se ognuno si spostasse un po’ verso il centro prenderebbe tutti quelli che stanno verso i punti estremi perché tanto non saprebbero dove andare, più qualcuno che ruberebbero al concorrente. Con lo stesso principio i due potrebbero spostarsi sempre più verso il centro così da prendere tutti quelli che sono verso l’esterno, più quelli che tentano di rubarsi a vicenda. Se alla fine arrivassero allo stesso punto centrale, aumenterebbero ancora di più i loro votanti”. Ma a quel punto uno si chiede:

Sul tema della rete scolastica Molisana, riceviamo e pubblichiamo l'articolo a titolo "9 dicembre 2010" di Umberto Berardo.

Umberto Berardo Il titolo di questo articolo non è altro che la data in cui un comitato spontaneo di cittadini molisani convocò nel capoluogo regionale un convegno sul tema della rete scolastica in Molise.
A quell’incontro erano presenti il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, l’assessore alla cultura della provincia di Campobasso, diversi dirigenti scolastici e qualche docente, mentre mancò, pur essendo stato invitato, l’assessore regionale alla cultura, ma soprattutto dovemmo constatare l’assenza larga degli studenti, dei genitori, dei docenti, degli amministratori locali, dei sindacati ed in generale dei cittadini.

mercoledì 4 maggio 2011

Chi vuole far soldi con l'acqua? Una torta da 64 miliardi. Da spartire tra il gruppo Caltagirone, la famiglia Benetton, gli eredi Gavio, i Pesenti e l'immancabile Ligresti. Senza gare d'appalto. Ecco perché il referendum del 12 giugno fa tanta paura

Bicchiere ricco, mi ci ficco. Solo per gli acquedotti, dicono gli esperti, bisognerà investire qualcosa come 16 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. E altri 19 miliardi per fognature e depuratori. Tra manutenzione del sistema idrico e opere nuove di zecca, il conto della spesa prevista supera i 64 miliardi di euro. Svanito il sogno di lavorare sul nucleare, molte imprese, italiane ed estere, incrociano le dita e sperano che non svanisca il grande affare dell'acqua. Che è prima di tutto un bel business per i costruttori, tra cemento, tubi, scavi e via dicendo. Uno dei pochi settori in cui possono arrivare denari dalle casse dello Stato. Giuseppe Roma del Censis stima che almeno l'11 per cento di quegli agognati 64 miliardi arriveranno da fondi pubblici. Ma Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti, suona l'allarme, sostenendo che la vittoria del "sì" al referendum anti-privatizzazione, inchiodando le società che gestiscono i servizi

IL CNEL, A CHI SERVE ? : Un organo che costa venti milioni di euro l'anno a tutti noi e non serve assolutamente a niente. Ma che nessuno vuole abolire, perché i partiti ci mandano a svernare i loro boiardi a fine corsa



Una riunione del Cnel Duemilacentoquattro euro e 55 centesimi (lordi) al mese. Con l'unica incombenza, ogni trenta giorni, di una riunione dal titolo spesso pensoso, ma che solo raramente riesce a tagliare il traguardo dei centottanta minuti di durata: vuol dire che, in media, il tassametro scatta di 11,6 euro ogni 60 secondi. 
Titolari della fortunata rendita sono i 121 italiani che popolano il parlamentino del Cnel. L'acronimo sta per Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, un

VIRZI' A PROPOSITO DI NUCLEARE: “Serve una reazione contro gli sfacciati”


“Ieri ero a pranzo con mia madre e mia zia, e ho scoperto che non sapevano nulla del referendum: bisogna darsi una mossa e spargere la voce”. Per il regista di Tutta la vita davanti e de La prima cosa bella, Paolo Virzì, gli artisti devono prendersi la responsabilità di raccontare l’importanza di andare alle urne i prossimi 12 e 13 giugno. Perché “senza una mobilitazione massiccia non sarà possibile smuovere 25 milioni di persone e raggiungere il

ANTONELLO VENDITTI SUL NUCLEARE: "DOBBIAMO FARE IL NOSTRO DOVERE"

“So tutto, ho seguito bene ‘sta storia di Adriano. Sono d’accordissimo”. Dai referendum a Bersani, dalla Lega alla Cgil, Antonello Venditti dice che così non va”.
Le hanno rovinato pure il concertone?“È la festa dei diritti, si fa in tivù perché tanta gente possa capire che certe idee sono importanti. Ma se poi la tivù si compra la manifestazione e tappa le bocche è un pessimo esempio”.
Ci fosse stato lei sul palco?“Avrei fatto il mio dovere. Si sta davanti agli altri quando si è capaci di lanciare un messaggio puro, intenso”.
Perché il referendum dà fastidio?“Prima di Fukushima non era un problema, poi il governo s’è convinto di correre qualche rischio. Sul legittimo impedimento, e sul business di acqua e nucleare”.
Milioni di italiani sono certi che i referendum siano già stati annullati.“La gente rischia di arrivare all’appuntamento impreparata, quindi poco interessata a partecipare”.

domenica 1 maggio 2011

Referendum, Celentano: “Questo voto è l’unico mezzo per sopravvivere, fidatevi” Il "Molleggiato" lancia il suo appello: "Il governo va avanti nella demoniaca voglia di avvelenarci. Tocca a noi fermarli"

Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA.

Ma oggi purtroppo il pericolo radioattivo, e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga maggiore di quanto è avvenuto in quegli anni. Che peso può avere oggi la saggezza degli italiani se poi chi ci governa fa dei

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